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2016/04/13

Il rubino del principe nero



È una pietra famosa del peso di 170 carati, pari a circa 34 g, ha una lunghezza di circa 5 cm ed una forma irregolare. Non è sfaccettata. La pietra è stata lucidata e deve il suo nome al principe gallese Edoardo di Woodstock detto il Principe Nero in riferimento al colore della sua armatura. Nel 1362  Pietro I “il crudele” aveva invitato con un inganno il sultano di Granada Abu Said “Muhammad VI” a Siviglia per concludere un affare, ma lo fece assassinare. Nelle tasche del Sultano fu trovato questo  splendido rubino che entrò così nella collezione dei gioielli della corona Castigliana.
Il rubino del principe nero
Successivamente, nel 1366, Pietro I dichiarò guerra al fratellastro Enrico l'Aragonese signore di Trastámara, ma le cose si misero male per cui, vicino alla sconfitta, chiese ausilio al Principe Nero, che lo salvò, vinse la guerra ed in compenso pretese ed ottenne, oltre al soldo pattuito, il Rubino di Muhammad VI.
Dal 1367 il rubino entrò in Inghilterra e fu utilizzato come ornamento da guerra, infatti si narrava che il rubino proteggesse dai colpi mortali e conducesse alla vittoria. Enrico V incastonò il rubino nell'elmo e mentre  combatteva nella "Guerra dei 100 anni", il 25 ottobre del 1415, nella battaglia di Anzicourt, fu colpito alla testa dall'ascia del Duca francese Giovanni I di Alençon, ma non morì, anzi vinse la battaglia è l'elmo che era andato smarrito fu ritrovato.  Anche Riccardo III, ultimo re Plantageneto, usò il rubino incastonato nel suo elmo, ma a Bosworth Field, nella battaglia cruciale della Guerra delle due rose, morì. Con lui finisce la dinastia dei Plantageneti ed inizia la dinastia dei Tudor. Giacomo I, figlio di Maria Stuarda , riunisce su di se le tre corone, inglese, scozzese ed irlandese e fa incastonare il rubino nella Corona reale inglese dove rimase fino al 1648 quando Oliwer Cromwell ne ordinò la distruzione e la vendita delle pietre. Nel 1660, con la Restaurazione di Carlo II, il rubino fu riacquistato e tornò a far parte dei gioielli della corona inglese, nel 1851 dopo uno studio gemmologico si scoprì che il rubino del Principe Nero è in realtà uno Spinello o Balasso probabilmente  trovato nelle miniere del Badakshan in Afganistan. Prima che la gemmologia dividesse le classi cristallografiche dei cristalli e la loro composizione chimica grandissima era la confusione tra queste due varietà di pietre di colore rosso molto intenso. Il rubino è un ossido di alluminio (Al2O3), lo spinello è un ossido di alluminio e magnesio(MgAl2O4), la durezza nella scala di Mohs è 7/8, il rubino presenta dicroismo, lo spinello no.
Corona imperiale inglese

Tuttavia ad oggi la pietra mantiene inalterato il suo nome originale, "il Rubino del Principe Nero". Una pietra tra le più importanti della collezione della Corona che il re Giorgio VI volle che fosse incastonata nella corona imperiale sovrapposto al Diamante Cullinan II, la più recente acquisizione del tesoro della Corona.  La Corona imperiale inglese, come la possiamo ammirare oggi, venne realizzata dai gioiellieri di corte Garrard nel 1936.



©Imelde Corelli Grappadelli, May 2016
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