Questo zaffiro del peso di 104 carati è una delle quattro pietre incastonate nella Corona Imperiale di Stato famosa per la sua bellezza, rarità e naturalmente per la sua storia. La sua forma è ovale, di 2,54 cm di lunghezza ed ha un foro nel senso longitudinale per poterlo imperniare come ciondolo.
Il suo bel colore blu è molto trasparente ed omogeneo. Questo zaffiro era incastonato nella corona di Alessandro II quando fu incoronato re nel 1214, successivamente Edoardo I Plantageneto detto "Longshanks" nel 1296 dopo avere sconfitto gli Scozzesi lo portò in Inghilterra assieme alla preziosissima “Pietra di Scone” conosciuta come il “Cuscino di Giacobbe” (Genesi : capitolo28 ver. 10-22). La “Pietra di Scone” detta anche pietra dell’Incoronazione era inserita nella seduta del trono (coronation chair) su cui si sedevano i re nel momento dell’incoronazione, ha la forma di un parallelepipedo rettangolare ed è di arenaria rossa. Fu usata dai re scozzesi da Kenneth I a Carlo II, poi da quelli inglesi fino alla Regina Elisabetta II.
Nel 1996 la regina Elisabetta II l'ha restituita, come gesto di amicizia e di distensione politica, alla Scozia ed è attualmente custodita nel castello d'Edimburgo con i gioielli della corona Scozzese, ma col patto di riaverla, in prestito temporaneo, alla prossima cerimonia di incoronazione all’Abbazia di Westminster.
Lo zaffiro Stuart ha una storia affascinante e complessa. S’ignora da quale miniera provenga, nel 1214 è in Scozia, poi fu portato in Inghilterra da Edoardo I nel 1296, successivamente fu restituito alla Scozia da Edoardo III che lo donò a suo genero David II di Scozia che a sua volta lo regalò alla sorella Marjorie Bruce moglie di Walter Steward e madre di Roberto II il primo re scozzese della dinastia Stuart da cui prende il nome: “Zaffiro Stuart”.
Successivamente lo zaffiro ricompare nelle proprietà di Edoardo IV che lo fece incastonare nella Corona di Stato, poi con la guerra civile del 1648 se ne perdono le tracce. Carlo II il Restauratore lo ritrova e probabilmente nel 1688 segue Giacomo II nel suo esilio in Francia. Rimase nella disponibilità della famiglia Stuart fino al Cardinale di York, l'ultimo della dinastia che morì nel 1807. A questo punto lo zaffiro tornò al principe Reggente poi re Giorgio IV che lo consegnò al Tesoro della Corona Inglese dove la Regina Vittoria nel 1838 lo inserì nelle pietre degne di essere nella corona Imperiale di Stato.
La regina Vittoria nel 1838 fece incastonare lo Zaffiro Stuart sulla fronte della corona Imperiale sotto il Rubino del Principe Nero, successivamente re Giorgio V nel 1909 lo spostò nel retro, incastonato in una spilla che si può smontare dalla corona, e al suo posto mise il diamante Cullinan II.
©Imelde Corelli Grappadelli, May 2016
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Lo zaffiro Stuart |
La pietra di Scone |
Lo zaffiro Stuart ha una storia affascinante e complessa. S’ignora da quale miniera provenga, nel 1214 è in Scozia, poi fu portato in Inghilterra da Edoardo I nel 1296, successivamente fu restituito alla Scozia da Edoardo III che lo donò a suo genero David II di Scozia che a sua volta lo regalò alla sorella Marjorie Bruce moglie di Walter Steward e madre di Roberto II il primo re scozzese della dinastia Stuart da cui prende il nome: “Zaffiro Stuart”.
La corona imperiale della regina Vittoria |
La corona imperiale attuale |
La regina Vittoria nel 1838 fece incastonare lo Zaffiro Stuart sulla fronte della corona Imperiale sotto il Rubino del Principe Nero, successivamente re Giorgio V nel 1909 lo spostò nel retro, incastonato in una spilla che si può smontare dalla corona, e al suo posto mise il diamante Cullinan II.
©Imelde Corelli Grappadelli, May 2016
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